Nota del Presidente Dressi sul P.U.R.

28.04.2011 02:34

 

LE NORME IN MATERIA DI URBANISTICA E LA REGOLAMENTAZIONE DELLA CONSEGUENTE ATTIVITA’ EDILIZIA CONTENUTE NEL “PIANO URBANISTICO REGIONALE”, CHE RIGUARDANO L’AEROPORTO SONO VECCHIE DI 33 ANNI!, E SONO UN OSTACOLO INSORMONTABILE ALLO SVILUPPO DELL’AEROPORTO.

LA AUTONOMIA LEGISLATIVA, IN QUESTA MATERIA, DELLA NOSTRA REGIONE, DEVE ESSERE USATA PER RIMUOVERE UNO OSTACOLO CHE NON HA EGUALI NEL RESTO D’ITALIA.

 

Il Piano Urbanistico Regionale (P.U.R.) della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,

che regola tutta la disciplina in materia di gestione urbanistica del territorio, individua

all’art. 44 - Zona omogenea M, le aree e gli ambiti destinati agli aeroporti.

In particolare sono identificate la Zona omogenea M1 e la Zona omogenea M2

rispettivamente per le aree e gli ambiti relativi ad aeroporti di interesse regionale e aperti

al traffico commerciale e per aeroporti di carattere comunale o comprensoriale.

L’aeroporto di Ronchi dei Legionari, ovviamente, è l’unico scalo della Regione che

rientra nella Zona omogenea M1 come rilevabile all’art. 17 dello stesso P.U.R..

L’art. 44 stabilisce per la Zona omogenea M1, corrispondente agli ambiti delle

attrezzature aeroportuali di cui all’art. 17, che i piani di grado subordinato (Piano

Regolatore Generale Comunale) dovranno essere attuati attraverso specifico Piano

Regolatore Particolareggiato Comunale (P.R.P.C.).

Questa norma risale all’anno 1978, quindi un’altra epoca, quando l’aeroporto di Ronchi

dei Legionari era stato da pochi mesi smilitarizzato e trasformato in un aeroporto Civile.

Nel frattempo, dopo 32 anni, tutta la società, ovviamente, si è modificata e in particolare

le normative che regolano l’attività dell’aeronautica civile sono state adeguate alle

prescrizioni internazionali dell’I.C.A.O..

Per effetto di queste disposizioni normative la Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A.

dovrebbe redigere il Piano Regolatore Particolareggiato Comunale (P.R.P.C.) di tutta

l’area dell’aeroporto e quindi trasmetterlo al Comune di Ronchi dei Legionari,

competente per territorio per la prevista approvazione. Questo documento di carattere

urbanistico ha un livello di dettaglio superiore ad un Piano Regolatore Generale

Comunale, quindi dovrebbe essere rappresentato dall’approfondimento del previsto Piano

Regolatore di Sviluppo dell’Aeroporto (richiesto dalla convenzione quarantennale con

E.N.A.C.).

Un piano particolareggiato, ovviamente, non deve essere in contrasto con le norme

tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale Comunale e deve riportare tutte le

nuove opere previste e che si intendono realizzare, quindi risulta anche un Piano

Direttorio degli Interventi da pianificare nel tempo di durata dello strumento urbanistico

principale (ogni nuovo Piano Regolatore è necessario redigere un nuovo Piano

Particolareggiato e quindi il tempo della pianificazione dell’aeroporto deve essere

rapportato a quello dello strumento urbanistico comunale). Il piano particolareggiato

rappresenta uno strumento di autoregolamentazione che può essere modificato ed

aggiornato nel tempo per sopraggiunte nuove esigenze e nel contempo, però, limita le

realizzazioni in quanto possono essere attuate solamente quelle previste nel piano

particolareggiato stesso.

Da rilevare, però, che queste norme sono state sempre disattese sia per effetto del

contrasto con le regole imposte dall’E.N.A.C. (Civilavia), sia per la lungimiranza, avuta

sin ora, dal Comune di Ronchi dei Legionari. Da sottolineare per chiarezza che le opere

di rilevanza urbanistica realizzate in ambito aeroportuale hanno ottenuto in nullaosta

dell’E.N.A.C. e il richiesto parere di “Compatibilità Urbanistica” (ex art. 89 della Legge

Regionale 19.11.1991 n. 52) da parte della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

attraverso il Comune di Ronchi dei Legionari, competente per territorio.

L’iter tecnico amministrativo previsto dalle norme in materia per la realizzazione di

interventi edilizi, presenta una serie di problematiche per gli Enti e Società

concessionarie dello Stato e/o di Enti Statali come anche nel caso della nostra Società.

Nel caso di aeroporti aperti al traffico civile e quindi soggetti alle prescrizioni del

“Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti” edito dall’E.N.A.C.,

risulta, molto spesso, inattuabile ottemperare alle procedure previste dalle norme in

materia di edilizia in generale.

E’ evidente, ancora, che la normativa attualmente in vigore mette in difficoltà, in qualche

caso, anche la gestione di attività di primaria importanza, come la sicurezza.

L’aeroporto rappresenta un sito sensibile e ne consegue la necessità di attuare modifiche

e aggiornamenti delle varie strutture che lo compongono in tempi brevissimi al fine di

garantire gli standard di sicurezza richiesti dagli Enti e Organi (E.N.A.C., Dogana,

Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, Security, etc.) preposti in materia.

Risulta indispensabile, pertanto, mantenere la riservatezza sulla morfologia delle strutture

e manufatti, nonché degli impianti in essi contenuti e, ovviamente, evitare il più possibile

la divulgazione degli elaborati grafici e descrittivi dell’intera infrastruttura.

L’obbligo di redazione di un P.R.P.C. per l’aeroporto rappresenta, per la natura dello

stesso strumento urbanistico di dettaglio, che deve essere pubblicizzato alla collettività

(approvazione di pertinenza del Consiglio Comunale), un’anomalia che va in contrasto

con le minime garanzie di tutela della sicurezza.

L’aeroporto per specifica norma di convenzione quarantennale, in essere con l’E.N.A.C.,

deve dotarsi di un “Piano di Sviluppo dell’Aeroporto” che, a tutti gli effetti, è un “Piano

Regolatore Aeroportuale”. Il “Piano di Sviluppo dell’Aeroporto” non è in contrasto,

ovviamente, con gli strumenti urbanistici dei relativi Comuni su cui insiste il sedime dello

scalo aereo.

Il Comune di Ronchi dei Legionari - Servizio Urbanistica e Edilizia Privata, sulla scorta

della legislazione in vigore, “giustamente” pretende il rispetto di quanto previsto. Queste

norme attualmente in vigore sono state riprese anche dal nuovo strumento urbanistico

(P.R.G.C.) che il Comune di Ronchi dei Legionari ha recentemente approvato.

.

Ho recentemente proposto agli organi della Regione la modifica dell’attuale Legge

Regionale in materia di urbanistica per le Zone omogenee M1, per garantire un

minimo di autonomia sia sulla gestione dell’aeroporto, sia sulla pianificazione dello

sviluppo.

L’indipendenza da parte della Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A. in questa

materia di primaria importanza, impedirebbe che le ottime prospettive di crescita, e

di ulteriore infrastrutturazione dell’Aeroporto, venissero frenate, se non addirittura

vanificate, da norme Urbanistiche, VECCHIE DI 33 ANNI, presenti solo nel nostro

Ordinamento Legislativo in virtù della Autonomia in materia Urbanistica della

nostra Regione.

Nel resto d’Italia gli aeroporti godono di questa facoltà programmatoria, e sarebbe

un controsenso che la Specialità e la Autonomia legislativa della nostra Regione,

invece di essere un fattore di semplificazione e di sviluppo, diventasse un ostacolo

insormontabile all’auspicata crescita in funzione intermodale del nostro Aeroporto.

Per queste ragioni auspichiamo un iter rapido, da parte del Consiglio Regionale,per

le modifiche da apportare al PUR

 

Il Presidente

Sergio Dressi

 

Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A.

 

Ronchi dei Legionari, 28 aprile 2011

 

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